Versante Sud - IO SUPERCLIMBER

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DESCRIZIONE

Nel 1986 Johnny Dawes liberò Indian Face, a Snowdonia, la via più ispirata di una generazione,  difficile e con un’arrampicata sempre sul filo del rasoio.
Una caduta dal passaggio più duro avrebbe avuto molto probabilmente conseguenze fatali. È questa, l’arrampicata che Johnny ci ha lasciato in eredità:
fatta di uno stile audace e fluido, da vero artista, un coreografo con spirito guerriero.
E così è anche la sua scrittura: a volte divertente, a volte ispirata, che non lascia mai indifferenti. Al centro del libro c’è un uomo impegnato ad arrampicare sui cristalli, alla ricerca di una qualche comprensione di se stesso –  un uomo meno legato alla terra di molti altri arrampicatori umani, ma che non riesce – del tutto – a volare. Come la sua arrampicata, la sua immaginazione compie balzi incredibili scontrandosi poi sempre con la “banalità” della vita comune, coi suoi compromessi e le sue piccole meschinità.

«Sono stato fortunato a poter scalare con alcuni dei migliori arrampicatori degli ultimi trent’anni, Fawcett, Moon, Moffat, McClure, ma soltanto quando arrampicavo con Johnny rimanevo perplesso e sconcertato. Vederlo scalare nel suo periodo d’oro era qualcosa di speciale, così speciale che alcuni la rigettavano come una stravaganza; non lasciatevi raggirare, il termine “grande” di rado viene usato per un arrampicatore, ma Johnny è uno dei grandi. »
Zippy

Info sull’Autore

Johnny Dawes, scalatore britannico famoso per il suo stile dinamico e spregiudicato, nasce nel 1964. Il suo contributo alla scalata raggiunge il suo apice alla metà degli anni ’80, quando contribuì, con le sue salite, all’introduzione di due nuovi gradi per il sistema di classificazione britannico: E8 ed E9. Mitica la sua prima salita della via Indian Face a Snowdonia, nel Galles.

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